lunedì 5 agosto 2024

Creativi si nasce o si diventa?

Il titolo del post sembra quasi il famoso quesito a cui non si trova risposta "E' nato prima l'uovo o la gallina?", perché viene spontaneo pensare che la creatività sia qualcosa di innato: o ce l'hai o non ce l'hai, e quindi non puoi impararla, o meglio acquisirla, perché creatività è quasi sinonimo di spontaneità.

Ma sarà vero? 

Se proprio parliamo di modi di dire, allora, me ne viene in mente un altro che forse si adatta ancora meglio: l'appetito vien mangiando!

E così vale anche per la creatività.

Più crei, più desideri creare.

Chi pensa di non essere creativo ha bisogno di uno "spunto appetitoso" per farsi venire la voglia di esprimere la propria "fantasia artistica o artigianale".

A volte, poi, si confonde la creatività con il saper padroneggiare una tecnica.

Certo, ci sono (poche) persone che nascono con talenti eccezionali e sono sia estrosi che capaci di dare forma alle proprie idee in maniera spontanea senza necessità di studiare e praticare per anni.

Ecco, sono sicura che tante persone, invece, si credono povere di creatività semplicemente perché non hanno avuto l'occasione di scoprire come esprimerla.

E non mi riferisco solo al disegno, alla pittura o alle altre arti.

Specialmente oggi che con i social possiamo trovare facilmente qualsiasi cosa; anche ciò che non pensavamo esistesse.

Per cui la creatività può essere allenata e potenziata, ma anche proprio scoperta grazie a dei corsi che sviluppano anche le abilità manuali, perché spesso chi dice di non essere creativo, magari semplicemente non è abituato ad utilizzare la propria manualità e quindi si sente incapace, arrendendosi al primo insuccesso, o nemmeno tentando, non sapendo da che parte cominciare.

Io, nell'ultimo anno, ho partecipato a tre corsi che possono piacere sia a chi si considera creativo sia a chi non ha proprio idea di quali possano essere i suoi talenti.

Ci tengo a precisare che si tratta di un post non sponsorizzato (#noadv), e semplicemente desidero far conoscere tre realtà che mi hanno regalato nuovi spunti e nuove conoscenze che spero di continuare a mettere in pratica e approfondire.

La scorsa estate, quindi esattamente un anno fa, ho scoperto l'affascinante tecnica della stampa botanica (anche detta ecoprint) attraverso gli insegnamenti di Michela di Loropetalum design.

Io ho seguito il corso online, ma Michela organizza anche corsi di persona, per cui per conoscere le date in programma è sufficiente consultare il suo profilo Instagram.

Da quando ho imparato la tecnica della stampa botanica guardo le piante con occhi diversi, e scoprire che le foglie e i fiori (e non solo) sono in grado di lasciare la loro impronta unica sulle stoffe è stato amore a prima vista.

Ne ho parlato anche in questo post, e questi sono alcuni dei risultati che ho ottenuto.

Sono partita da scampoli di cotone bianco.

Sorprendente, vero?




Lo scorso settembre, invece, ho partecipato al corso di effetti cromatici e invecchiamento del legno tenuto da Filippo, in arte ExRiga, nella sua bottega artigiana di Milano.

Se siete lontani da questa città non fatevi scoraggiare dalla distanza, perché ci sono diverse persone arrivate anche da fuori regione per essere studenti per un giorno di Filippo.

Tanto più che il laboratorio è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

Questo è il risultato dei colori scelti e applicati da me durante il corso.

Il manufatto ci era stato consegnato grezzo, cioè color legno, e al termine me lo sono portato a casa così.




L'ultimo corso a cui ho partecipato in ordine di tempo è stato quello con Giacomo di Cesteria facile, che propone sia corsi online che di persona.

Sono anni che sognavo di imparare come si realizza da zero un cestino intrecciato e, non appena ho scoperto che nella mia zona c'era in programma un corso base, mi sono iscritta con entusiasmo.

Tra l'altro i corsi di Cesteria facile si svolgono un po' in tutta Italia, a seconda delle richieste, e comunque ci si può facilmente aggregare ad un corso già in programma.

Ed ecco qui il mio primo cestino.

Non è perfetto, ma per essere il risultato del mio esordio direi di essere soddisfatta!




Io sono certa che anche chi si sente poco o per nulla creativo, tramite corsi come questi, potrà scoprire che la fantasia nasce anche dal fare e dalla padronanza della tecnica.

Certo, i primi tentativi potrebbero non essere semplici, specialmente se è necessaria una buona manualità, ma vuoi mettere la soddisfazione?

Poi, come dicevo prima, una volta imparata la tecnica, si potrà osare e metterci del proprio, e sarà il momento di liberare la fantasia, scoprendo che la creatività era solo nascosta e andava portata alla luce come si fa con un tesoro.

Adesso, però, sono curiosa di scoprire se ci sono altri bei corsi.

Chi vuole raccontare la propria esperienza nei commenti?

A presto

Chiara

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